Negli ultimi giorni la community di GTA e RP (roleplay) è in fermento: Rockstar Games ha ufficialmente mostrato supporto verso NoPixel V, segnando una svolta nel rapporto con il mondo dei server di ruolo. Questo evento va letto alla luce dell’acquisizione dell’ex team di FiveM, dei rumor su Project ROME (Rockstar Online Modding Engine) e delle attese per GTA 6 Online. In questo articolo analizziamo le tappe chiave, le implicazioni e le ipotesi sul futuro.
Il 23 settembre 2025, NoPixel ha annunciato che la nuova versione NoPixel V sarà “creata in collaborazione” con Rockstar Games, e sarà resa accessibile tramite il Rockstar Games Launcher e altre piattaforme PC.
Rockstar ha rilanciato il post con la dichiarazione:
“We’re excited to support the nopixel team as they create the future of GTA RP.”
Si tratta di un passo emblematico: NoPixel, uno dei server RP più noti e popolari, entra (almeno in parte) nel perimetro ufficiale dell’ecosistema Rockstar.
Questo cambiamento assume più peso se consideriamo che Rockstar aveva acquisito, nel 2023, il team dietro FiveM — la piattaforma mod su cui poggia gran parte dei server RP di GTA V.
Per capire la portata di questa collaborazione, è utile ripercorrere il contesto:
FiveM è una mod / piattaforma che permette server personalizzati per GTA V (mappe modificate, script custom, ambienti alternativi).
Nel 2023, Rockstar ha acquisito Cfx.re, il team dietro FiveM, per “supportare la community” e potenziare l’esperienza modding.
Dopo l’acquisizione, sono circolate speculazioni e attese: molti si chiedevano se Rockstar avrebbe trasformato FiveM in uno strumento ufficiale, oppure se avrebbe lasciato che continuasse come progetto indipendente.
Negli ultimi mesi si è parlato del fatto che Rockstar stia preparando una nuova piattaforma modding / “creator platform” che possa gradualmente sostituire (o evolvere) FiveM.
In sintesi: l’acquisizione serviva probabilmente a mettere le basi per un controllo maggiore sul modding, ridurre i rischi legali e integrare l’esperienza RP direttamente sotto l’egida di Rockstar.

Una delle voci più rumorose del momento è Project ROME (a volte chiamato anche Project Soundstage), ossia l’ipotesi che Rockstar stia sviluppando un motore modding ufficiale per GTA 6 (e non solo).
Secondo fonti come TweakTown, Rockstar starebbe preparando Project ROME, un motore modding online che trasformerebbe GTA 6 in una piattaforma dinamica, quasi simile a un metaverso: gli utenti potrebbero creare esperienze personalizzate, integrare contenuti, script e ambienti.
L’idea è che ROME diventi lo strumento ufficiale per il modding, sostituendo progressivamente FiveM come base per server RP e contenuti generati dagli utenti.
In un articolo su RockstarIntel si legge che potrebbero esserci endpoint API attivi (es. soundstage. domini) relativi a uno “soundstage creatore / modding” già visibili nei sistemi interni di Rockstar.
Alcuni rumor sostengono che Rockstar abbia collaborato con creatori provenienti da Roblox e Fortnite per testare concetti di contenuti generati dagli utenti in GTA 6.
Non è ancora confermato ufficialmente: Rockstar non ha annunciato ROME, ma le voci si fanno sempre più insistenti.
Se ROME diventa una piattaforma ufficiale, Rockstar potrebbe avere il pieno controllo su quali mod / server accettare, distribuire o integrare nello “schema” di GTA Online / GTA 6.
Il rovescio della medaglia è che alcuni server RP indipendenti potrebbero sentirsi “tagliati fuori” o vincolati da policy rigide.
Rockstar dovrà bilanciare la libertà creativa della community con la stabilità, la sicurezza e la monetizzazione.
Alla luce delle mosse su NoPixel e del leak di ROME, possiamo trarre alcune ipotesi per il futuro di GTA 6 Online:
La collaborazione con NoPixel suggerisce che Rockstar vuole incorporare l’RP nell’ecosistema ufficiale, non più come fenomeno “esterno” o solo moddato. Se NoPixel V può essere l’antesignano, potremmo vedere server RP gestiti o certificati da Rockstar anche in GTA 6.
Con ROME, Rockstar punta a trasformare GTA 6 in più che un semplice gioco: una piattaforma per user-generated content (UGC). Gli utenti potrebbero creare missioni, territori, eventi, ambienti personalizzati, e forse monetizzarli.
Questo modello richiama quello di giochi come Roblox o Fortnite Creative, ma con l’ambientazione open world di GTA.
Una piattaforma modding ufficiale darebbe a Rockstar la flessibilità di aggiornare ambienti, città, mappe, contenuti, magari anche switch dinamici: nuove aree potrebbero essere aggiunte post-lancio, eventi in tempo reale, mappe che cambiano nel tempo.
Il punto critico sarà: quanto controllo vorrà mantenere Rockstar sulle mod, server e contenuti? Se troppi vincoli, la community potrebbe respingere l’iniziativa; se troppa libertà, c’è il rischio di server instabili, cheat, conflitti legali e problemi di compatibilità.
È probabile che Rockstar spinga gradualmente la migrazione da FiveM a ROME. I server RP attuali potrebbero essere incoraggiati (o costretti) a passare al nuovo sistema nel tempo. Alcuni già parlano di “sostituzione futura” o “tramonto controllato” di FiveM.

La recente partnership tra Rockstar e NoPixel, la mossa strategica dell’acquisizione di FiveM, e la fuga di notizie su Project ROME suggeriscono un piano ambizioso: trasformare GTA 6 Online in una piattaforma ibrida, che combina modalità ufficiali, RP certificato e contenuti generati dagli utenti.
Non abbiamo ancora conferme ufficiali su ROME, ma l’evoluzione è in corso. Se Rockstar riuscirà a bilanciare controllo, stabilità e libertà creativa, potremmo vedere un salto generazionale nell’ecosistema GTA — in cui non solo si gioca, ma si crea, si modda e si partecipa attivamente alla sua evoluzione.